Il Cane


Il cane, inseparabile amico dell'uomo da tempi immemorabili, deriva molto probabilmente dal lupo da cui si è distinto a causa di una progressivo processo di domesticazione e di selezione. Questa sua antica origine spiega il suo nome scientifico di Canis lupus familiaris e la sua iscrizione al genere Canis, nella famiglia dei canidi. Come ben sappiamo, il cane è un mammifero carnivoro, ma non tutti sanno che, occasionalmente, può cibarsi anche di piante le quali, selezionate grazie ad un raffinato istinto, gli permettono di depurarsi e mantenere sano il proprio organismo.
Distinguere il cane dal suo antenato selvatico è davvero semplice, salvo qualche eccezione  per cui alcune razze canine hanno tratti altamente somiglianti a quelli del lupo, poiché, a causa della selezione e della vita accanto all'uomo, questo animale ha assunto dei caratteri morfologici specifici della sua specie: volume della testa ridotto, dentatura meno affilata, intestino più breve e diversissime colorazioni del mantello. Un qualcosa che è invece rimasto praticamente intatto nel corso dei secoli e che, ancora oggi lo accomuna in modo impressionante al lupo, è il comportamento. Infatti, non ci sono differenze comportamentali di assoluto rilievo che distinguano il cane del lupo: il cane, come il suo predecessore, per esempio, mantiene tuttora il senso del branco; il bisogno di una figura autoritaria, cioè di un capobranco e via dicendo.
La selezione avvenuta nel corso dei secoli, non ha infatti modificato nessun tratto essenziale del carattere e del comportamento dei lupi; piuttosto ne ha sviluppato maggiormente alcuni, quelli più favorevoli alla convivenza, e attenuati altri senza aggiungere né togliere nulla di nuovo a ciò che, già in natura, era perfetto così.
Più difficile, invece, potrebbe essere la distinzione tra le diverse razze di cani, soprattutto ad un occhio poco esperto. Esistono infatti razze molto simili ma che si distinguono, l'una dalle altre, per delle piccole differenze fisiche e caratteriali; altre volte invece, cani molto diversi all'apparenza, appartengono invece alla stessa razza (per esempio: collie e pelo lungo e collie e pelo corto).
In ogni caso, parlando dei cani in generale, possiamo fornire alcuni dati che, ovviamente, saranno puramente indicativi.
La lunghezza dei cani può variare dai 20cm fino al metro e mezzo, per un'altezza al garrese che oscilla dai 15cm ai 100cm. Il peso può andare dai 700grammi delle razze più piccole fino i 100kg delle razze più grandi, grosse e pesanti. Naturalmente, esistono anche esemplari che sforano questi grossolani standard appena riportati. Persino la longevità di questi animali dipende molto dalla razza e si è riscontato che i cani di sangue non puro, i così detti 'bastardi', hanno in media una vita più lunga.
Uguale per tutte le razze, invece, è il discorso che possiamo fare riguardo la riproduzione di questi animali: i periodi riproduttivi, nell'arco di un anno, sono due, in primavera ed in estate. La gestazione ha una durata media di 9settimane al termine delle quali la femmina partorisce dai 2 ai 16 cuccioli (questo dato varia leggermente a secondo della taglia) che dovranno necessariamente restare con la madre fino almeno ai tre mesi di vita.

UN METODO DI ADDESTRAMENTO: IL CLICKER

«l'uomo umanizza il cane e il cane rende l'uomo un pò canino»

UN METODO DI ADDESTRAMENTO: IL CLICKER

Il clicker è un semplicissima scatoletta di plastica con all'interno una lamella metallica che con la pressione del vostro dito emette un suono breve e caratteristico, tipo click-clack. Ma come potrebbe tornarci utile? Uno degli aspetti più critici nell'addestramento di un animale è la comunicazione. Non potendo contare sulla nostra evoluta comunicazione verbale dobbiamo limitarci ad una forma molto più semplice. Ci accontenteremo di un semplice segnale che "esprima" la nostra approvazione, un segnale per marcare positivamente quel particolare comportamento che è di nostro interesse.

Muniamoci di un clicker, di una scorta di apprezzati bocconcini e di un pochino di pazienza. Aspettiamo che il cane proponga spontaneamente la posizione che ci  interessa, ad es. il terra. Se conosciamo bene il nostro animale, non faticheremo ad intuire quando succederà e così non sprecheremo molto tempo. Con un preciso click segneremo l'istante in cui l'animale va a terra e quindi immediatamente dopo gli recapiteremo un gustoso bocconcino. Ripetendo un po' di volte questa trafila, avremo la ragionevole sensazione che il cane abbia capito il meccanismo del gioco e un po' ci stia "usando".

Sempre più spesso, quando il nostro sguardo incrocerà quello del cane, lo vedremo proporre quel comportamento. Certo non è esattamente quello che ci eravamo prefissati di ottenere. Il cane va a terra, molto spesso, ma non quando vogliamo noi. Non abbiamo il controllo. Scegliamo allora una parola od un gesto che utilizzeremo come richiesta e iniziamo a proporla immediatamente prima che il cane si acquatti. L'associazione del nostro segnale sarà inizialmente casuale. Cambiamo ora le regole del gioco evitando di rinforzare il nostro cane quando offre quel comportamento spontaneamente, cioè in assenza del nostro segnale. Ed ecco che in poco tempo raggiungeremo il nostro obbiettivo: il cane imparerà ad aspettare il nostro segnale prima di proporre il terra. Gli animali non sprecano energie inutilmente.

RAZZE: BASENJI
il Basenji è un cane pulitissimo, si può definire addirittura il più pulito tra i cani. Non solo non sporca assolutamente in casa, ma si pulisce personalmente come un gatto, ed è per natura privo di qualsiasi cattivo odore. E’ una razza quasi muta, non abbaia mai. Ha un aspetto intelligente. E’ una razza abbastanza ubbidiente e fedele. E’ sicuramente un perfetto compagno per tutta la famiglia. Adatto anche per stare a tempo pieno insieme a bambini. Non ha nessun problema di adattamento, ed anche se è originario dell’Africa, si adegua senza problema alle case europee. Si dimostra sempre vivace, festoso e allegro. Sono molto curiosi e trattano l'uomo come un amico, non in modo sottomesso. La loro curiosità li può rendere a volte disubbidienti e possono convivere con altri animali se abituati fin da piccoli. Adorano condividere ogni esperienza di vita familiare ma non tollerano molto la solitudine...si annoiano. Adatti a famiglie numerose, con altri animali o con un piccolo giardino o che possono dedicargli molto tempo.

RAZZE: BORDER COLLIE



Il border collie è una razza da tempo conosciuta nei paesi anglo-sassoni, tuttavia nella nostra penisola la fama del border è dovuta soprattutto ai numerosissimi spot pubblicitari, ai film e ai vari mass media, ma non bisogna lasciarsi prendere dai facili entusiasmi e prenderlo senza i giusti accorgimenti e la giusta informazione perché il border collie non è un cane per tutti.
Il border collie è un cane che appartiene al gruppo dei pastori, le sue origini sono proprio quelle del pastore e a differenza di altre razze in cui l’attitudine originale è andata ad eclissarsi, nel border la conduzione è qualcosa che ha nel sangue. Il border è un pastore da conduzione e non da difesa, tuttavia resta sempre un pastore, e come pastore ha determinate caratteristiche, è territoriale, è dominante e non si sottomette. Il fatto che non si sottomette dipende dal fatto che il border oltre ad essere un pastore ha un’intelligenza davvero spiccata, e riesce a valutare se il padrone è degno di lui o meno, il rapporto tra border e padrone si basa solo sul rispetto, quindi se il padrone riesce a farsi valere e a farsi rispettare si potrà avere un rapporto splendido ed unico, differente dalle altre razze, altrimenti si potranno avere seri problemi, il cane potrebbe avere atteggiamenti aggressivi, possessivi e dominanti.
Per farsi rispettare da un border, proprio per la sua grande intelligenza, bisogna raggiungere dei compromessi, non bisogna MAI usare la violenza, nel border ancora di più ma in tutti i cani, violenza genera solo violenza, ancora in più nel border perché se gli si usa violenza, essendo un cane che non vuol essere sottomesso possibilmente si ribellerà, ma non bisogna almeno inizialmente neanche essere troppo permissivi. Quando si prende un border in casa o anche fuori casa, bisogna sapere che c’è bisogno di un certo lavoro basato su semplici regole, che servano a gerarchizzare il cane specialmente nel primo anno di vita, una volta cresciuto si può essere più tranquilli se il proprio cane ha raggiunto una propria posizione in famiglia.
Pertanto prendendo un border bisogna educarlo al suo posto nel “branco”, moltissimo fa l’imprinting fino ai 3 mesi con la mamma e i fratelli e poi con i padroni e gli altri cani, il resto del lavoro deve essere fatto dal padrone stesso. Bisogna educarlo a mangiare o dopo di noi, o in tempi completamente indipendenti, bisogna creargli degli spazi suoi, quindi una propria cuccia, e se gli si vuole dare una poltrona o un letto non deve essere quello dei membri dominanti, meglio comunque che non siano particolarmente alti in quanto in natura i dominanti, i lupi alpha, dormono più in alto degli altri membri del branco. Bisogna stabilire i tempi di gioco e decidere quando iniziare e finire, etc… male non sarebbe fare un corso di addestramento base da persone esperte quando il cucciolo ha circa 4 mesi, può aiutare moltissimo.
Ma cosa vuol dire in effetti avere un border? Un border è un cane come più volte detto da una spiccata intelligenza, e questa può essere un’arma a doppio taglio, ma altro aspetto è che il border ha una fortissima esuberanza, ha bisogno di attività, di moto fisico…ma non solo, ha necessità di tenersi occupato mentalmente, se al border verranno a mancare queste cose si rischierà di avere a casa un cane dispettoso, distruttivo e difficilmente sostenibile. Non basta avere uno spazio verde, al border non piace semplicemente correre all’aria aperta, anche se gli fa bene, ma ha bisogno di stare a contatto diretto con il padrone e compiacerlo. Per questo il border non è consigliato agli anziani, alle persone sedentarie, e a chi ha bimbi troppo piccoli.
Prendendo un border collie, si deve pensare di fargli fare un’attività fisica, l’ideale sarebbe lo sheepdog, attività per la quale lui è nato, ovvero la conduzione delle pecore, lì potrete vedere il cane realizzato pienamente. In alternativa ci sono delle attività come l’agility o altre che potranno comunque colmare l’esuberanza del cane e renderlo comunque felice. Ad ogni modo bisogna pensare che se si tiene in appartamento il border oltre allo scendere minimo tre volte al giorno come gli altri cani, ha bisogno di fare lunghissime passeggiate e di stare a contatto con altri cani.
Il border è un cane che lavora in gruppo anche con altri cani, quindi in teoria non è particolarmente aggressivo con gli altri esemplari sia maschi che femmine. Il border a casa convive con le altre razze o con i meticci, ma avendo più border a casa, potranno avere più modo di interagire tra di loro dato che hanno le stesse caratteristiche, gli stessi modi di giocare e di comportarsi.
Un border è un cane a cui i comandi si insegnano facilmente, già in pochi mesi sa sicuramente eseguirli se insegnati in modo giusto, ed è anche importante che gli vengano insegnati.
Ci sono diversi tipi di allevamenti ormai, c’è chi seleziona solo la bellezza del pelo, chi solo le attitudini al lavoro e chi entrambe le cose, e questi sarebbero quelli su cui puntare…l’importante è che il cane sia preso da persone serie, che si sappia l’origine, la linea di sangue e tutto quanto [tutto certificabile e riscontrabile nel pedigree].
Quanto se è meglio maschio o femmina, è più o meno lo stesso, ma alla prima esperienza meglio sicuramente una femmina, più remissiva e meno territoriale.
Ad ogni modo i border sono cani di grande docilità, per cui se si riesce a instaurare un giusto rapporto e una buona educazione, si riesce a creare con il cane un rapporto unico.

il cane a passeggio con il bambino

Nelle case americane si può trovare alla parete una scatolina che consente di monitorare le uscite di Fido. Si chiama Accuwalker ed è un dispositivo cui viene appeso il guinzaglio: quando il cane viene portato fuori per la passeggiata il programmino ne registra l'uscita segnando l'ora e la durata. In questo modo chi rientra sa da quanto tempo Fido è chiuso in casa e se è necessaria un pò d'aria coinvolgendo così tutti i membri della famiglia nella gestione del cane, come è giusto che sia!. Tuttavia, anche se sarebbe fantastico delegare ai nostri bambini l'onere delle uscite di Fido, dobbiamo tenere in mente che portare il cane a spasso è una grande responsabilità e prima di lasciare che nostro figlio possa farlo bisogna considerare alcuni aspetti importanti:

ETA' DEL BAMBINO
I bambini al di sotto dei 10 anni non dovrebbero mai portare a spasso da soli il proprio cane. Data la giovane età, di fronte ad una difficoltà o un pericolo, non saprebbero come reagire. Il bambino deve essere grande abbastanza anche per comprendere che alcuni "incidenti" di percorso possono capitare durante il tragitto ovvero il cane litiga con un suo simile, è "attratto da una cagnetta", vede un gatto o semplicemente fa la popò!. In tutti questi casi il bambino deve sapere cosa fare e sarà nostro compito insegnarlo.

LA TAGLIA DEL CANE
La misura del cane è un fattore importante, un animale di razza molto grande possiede una forza incontrollabile per un bambino piccolo che ovviamente lo gestirebbe con molta fatica. Probabilmente sarebbe il cane a portare a passeggio il bambino e non il contrario!

USO CORRETTO DEL GUINZAGLIO
Se il nostro bambino ha la giusta maturità per portare a spasso il proprio cane è importante andare per gradi e mostrargli come si conduce Fido al guinzaglio. Gli insegneremo i comandi di base, quale tono di voce usare, come tenere il guinzaglio senza far male al cane e altre cose connesse alla passeggiata. E' una occasione di interazione con nostro figlio ma anche col cane. Appena possibile e in luoghi non frequentati da altri cani o persone, possiamo lasciare il guinzaglio al bambino che così avrà modo di imparare praticamente.

CANE EDUCATO!
E' molto importante che il nostro cane sappia andare a passeggio senza tirare al guinzaglio o peggio correre senza controllo alla vista di un altro cane o di un gatto. Questo implica un buon addestramento nel quale si apprenderanno anche i comandi giusti per farsi obbedire dal proprio cane. Una volta educato il cane dobbiamo essere certi che dia retta al suo padroncino rispondendo tempestivamente ai suoi comandi. Se ciò non avvenisse probabilmente Fido non rispetta adeguatamente il bambino. In questo caso ci sono solo due cose da fare: aspettare che il bambino sia un pò più grande oppure frequentare un corso di obbedienza in cui siano coinvolti il cane e vostro figlio.

Informazioni personali

La mia foto
Appassionato cinofilo da anni, socio fondatore e Presidente della D.E.A-DOG EXPLORERS ABRUZZESI, Responsabile Cinofili Anpas Abruzzo.