PROBLEMI DA SEPARAZIONE

«Dio creò l'uomo e vedendolo così miserabile gli pose accanto il cane », un essere che indipendentemente dalla bellezza, dalla varietà, dalla forza, dall'agilità possiede in grado eccellente tutte le qualità interiori che valgono a fargli intuire i sentimenti dell'uomo.


PROBLEMI DA SEPARAZIONE

Che cosa spinge un cane ad abbaiare, distruggere e magari urinare e defecare quando viene lasciato solo? Le motivazioni possono essere diverse caso per caso e a volte non è semplice determinarle. Gli stati d'animo, le condizioni emotive che scatenano la necessità di "fare qualcosa" (abbaiare, distruggere, urinare, defecare) potrebbero essere dovuti a frustrazione, ansia o anche vera e propria paura.
In generale cani che, per diversi motivi, dimostrano eccessivo attaccamento al padrone sono più a rischio di sviluppare problemi da separazione. Vi sono però casi in cui il problema è legato ad altri fattori come un trauma subito in assenza dei padroni, qualche cosa che spaventa il cane e che avviene solo quando nessuno è presente? Impossibile contemplare tutte le possibilità.
Solo l'intervento di un terapista comportamentale può risolvere le situazioni più particolari e gravi. Il cane con problemi da separazione è un cane che soffre e va aiutato nella maniera giusta.

1. Prevenire il problema
Una delle prime cose che un cucciolo dovrebbe imparare è a rimanere ogni tanto per conto suo.
Spesso diamo ai nostri cani eccessive attenzioni e coccole promettendo loro, senza volere, qualcosa che non possiamo mantenere: la nostra presenza costante. Bisogna invece abituarli progressivamente e gradatamente, cucciolo o adulti appena adottati che siano, ad essere lasciati soli. Il primo passo verso questa graduale abitudine a rimanere soli è abituare il cane ad essere ignorato . I padroni dovrebbero abituarsi a "non esserci" anche quando sono in casa, a non guardare continuamente il cucciolo (o il cane adulto appena adottato), non parlargli, non toccarlo, fare come se non esistesse. Fare questo esercizio ogni tanto può insegnare al cane che può cavarsela anche senza il padrone, che nulla di sgradevole accade. Allo stesso tempo si abitua a non richiedere continuamente attenzione, a lasciare al padrone la decisione di quando iniziare e finire le interazioni di gioco e le coccole. Questo aumenterà la sua sicurezza e il suo equilibrio emotivo perché potrà prevedere, a seconda delle richieste del padrone, quando avrà attenzione e quando no. Se un padrone ha coscienza di quando dà attenzione e di quando invece non la concede, potrà dare al cane dei segnali (parole, gesti) che avranno per lui un grande significato. Il cucciolo non sarà più un bambino viziato che chiede continuamente perché sa che insistendo prima o poi ottiene ma diventerà un animale sano, equilibrato e tranquillo che aspetta un segnale del padrone per interagire con lui e non insiste gli si dice "basta". L'abitudine ad essere ignorati di tanto in tanto è il primo passo verso l'abitudine a rimanere soli. Gradualmente, per periodi di tempo progressivamente sempre più lunghi, si devono abituare i cuccioli o comunque i cani appena adottati, a restare soli in una stanza e poi a restare soli in casa. È importantissimo ricordare che il cane è un animale sociale e non deve essere lasciato solo troppo a lungo. Quanto tempo un cane può sopportare la solitudine è difficile stabilirlo perché dipende dalla sua età, dalle sue attitudini, dalla sua condizione e dagli stimoli che riceve. Un cane che fa poco esercizio fisico, non gioca con altri cani e viene lasciato solo parecchie ore al giorno può essere considerato un cane maltrattato anche se viene adeguatamente nutrito, pulito, curato. Un cucciolo non dovrebbe mai essere lasciato solo per più di qualche ora e non potrebbe assolutamente sopportare un'intera giornata di solitudine. Prima di adottare un cane è fondamentale valutare questo aspetto perché i problemi da separazione possono essere prevenuti e affrontati solo se i periodi in cui il cane viene lasciato solo non sono troppo prolungati.

2. I rimedi possibili
Come sopra accennato, i casi particolari vanno diagnosticati da un veterinario comportamentalista e di conseguenza curati sotto il suo controllo . Vi sono tuttavia delle informazioni che possono essere utili a risolvere i casi meno gravi.
Spesso i padroni non si rendono conto di quanto sia stressante, se non traumatico, il passaggio da una condizione in cui il cane è insieme al padrone o ai membri della famiglia a una condizione in cui si trova completamente solo. E' come passare da un mondo dipinto a colori vivaci a una stanza grigia e triste. E' come un salto da un gradino troppo alto. Il consiglio che vale per tutti i cani con problemi da separazione è che questo passaggio al grigio, questo salto, vengano attenuati. La maniera migliore è cominciare a "non esserci" prima di uscire, in modo da diluire il passaggio brusco, il tutto o niente, che lascia il cane in una situazione di eccitazione che gli impedisce di rimanere tranquillo quando la porta si chiude alle spalle del padrone.
Ma come si fa a non esserci se si è fisicamente presenti? Ignorando il cane per almeno una ventina di minuti prima di uscire di casa. Sempre per diluire il passaggio dal tutto al nulla potrà essere utile lasciare al cane dei giochi da mordere, delle ossa finte, qualcosa che lo tenga impegnato e lo faccia gradualmente passare a una situazione di tranquillità.
Anche il passaggio all'indietro, il passaggio dal mondo grigio di quando il cane è solo al mondo a colori di quando sta con i padroni, deve essere diluito. Per questo le feste al rientro, se c'è un problema da separazione, vanno ignorate. Bisogna controllarsi e fare come se il cane non esistesse per almeno una decina di minuti.
La parte più difficile nell'attuare questi rimedi è proprio controllarsi. Quando si è abituati a guardare continuamente un musetto delizioso e a dispensare carezze a ogni minima richiesta può essere molto difficile cambiare atteggiamento, e soprattutto può dar l'impressione di comportarsi in maniera crudele con il cane.
Ma la vera crudeltà è lasciarlo soffrire quando è solo.


TEST DI CAMPBELL




TABELLA DI CLASSIFICAZIONE

MD = Molto Dominante
D = Dominante
S = Sottomesso
MS = Molto Sottomesso
I = Inibito


1) ATTRAZIONE SOCIALE


- Viene subito –Salta addosso – Coda alta – Morde le mani…………………….. MD

- Viene subito – Coda alta – Gratta le mani con le zampe……………………….. D

- Viene subito – Coda bassa……………………………………………………… S

- Viene ma esita – Coda bassa…………………………………………………… MS

- Non viene affatto……………………………………………………………….. I


2) ATTIDUDINE A SEGUIRE

- Segue immediatamente – Coda alta – Viene tra i piedi – Morde le scarpe…….. MD

- Segue immediatamente – Coda alta – Viene tra i
piedi………………………… D

- Segue immediatamente – Coda bassa…………………………………………... S

- Segue esitante – Coda bassa……………………………………………………. MS

- Non segue affatto……………………………………………………………….. I



3) RISPOSTA ALLA COSTRIZIONE

- Si ribella violentemente – Si divincola
Morde……………………………….. MD

- Si ribella –Si divincola…………………………………………………………. D

- Si ribella – in seguito si calma………………………………………………….. S

- Non si ribella – Lecca le mani………………………………………………….. MS


4) DOMINANZA SOCIALE

- Salta addosso – Gratta con le zampe – Ringhia – Morde………………………. MD

- Salta addosso – Gratta con le zampe……………………………………………. D

- Si gira – Lecca le mani………………………………………………………….. S

- Si gira sulla schiena – Lecca le mani……………………………………. MS

- Scappa da noi e resta lontano……………………………………………………. I


5) DOMINANZA MEDIANTE SOLLEVAMENTO

- Si ribella con violenza – Ringhia –Morde………………………. MD

- Si ribella violentemente…………………………………………………………. D

- Si ribella e poi si calma – Lecca le mani……………………………… S

- Non si ribella – Lecca le mani…………………………………………………… MS

Due o più risposte MD con varie D :

Cane con tendenza alla dominanza, possibili cani mordaci e aggressivi. Cani predisposti alla guardia e difesa ma solo se gestiti da persone esperte con profonda conoscenza della psicologia canina. Non è il cane per un profano.

Tre o più risposte D:

Cucciolo con predisposizione alla dominanza. Ottimo cane da lavoro (brevetti). Futuro cane equilibrato se le altre risposte sono state S, adatto anche ai profani. Se le altre risposte sono state MS probabili problemi comportamentali e di insicurezza e lo rendono poco adatto ai profani.

Tre o più risposte S:

Cucciolo che si sottomette volentieri, facilmente educabile e addestrabile. Poco adatto alla guardia e difesa. Sicuramente adatto ai profani.

Due o tre risposte MS insieme ad una o più risposte I:

Cucciolo estremamente sottomesso.Può mordere per autodifesa. Può comunque in mano ad un esperto dare buoni risultati. Occorrono molta pazienza, dolcezza e sicurezza per rendere il cane più equilibrato.

Due o più risposte I:

Cucciolo difficile. Timido e poco equilibrato. Può mordere per paura. Se le altre risposte sono delle MD o D può essere un cane equilibrato. Sconsigliato a chi vuole un cane da lavoro. Non adatto alla difesa.

Se ci troviamo davanti a delle risposte contraddittorie dovrete ripetere il test in un luogo nuovo per il cucciolo. Se dopo questo, il cucciolo ha ancora un risultato incerto sicuramente sarete davanti ad un soggetto imprevedibile e di difficile gestione.

Comunque va tenuto presente che il test riguarda la tendenza comportamentale del cane che ovviamente può essere modificato dai fattori ambientali e dal padrone. Il test è inoltre condizionato dalla persona che lo esegue e per questo motivo non vi fidate dell’allevatore che vi assicura di aver eseguito lui stesso il test, esigete sempre di farlo voi.

SCELTA DEL CANE e IL PADRONE TIPO

SCELTA DEL CANE
Premessa:
Il cane trascorrerà tutta la sua vita con noi, dovremo metterlo in condizioni di vivere felice, dovremo essere consapevoli che la sua cura comporta molti sacrifici, che la nostra vita sarà modificata dalla sua presenza. Solo un cane felice ci darà quelle soddisfazioni che lo hanno fatto diventare il miglior amico dell’uomo.

Prima di arrivare alla scelta della razza che ci farà compagnia per tanti, tanti anni è doveroso un severo esame di noi, della nostra famiglia, delle nostre abitudini, del nostro stile di vita.. Se siamo pervenuti all’idea di accogliere un cane nella nostra famiglia è perché amiamo i cani, e allora…….?
Allora cerchiamo di non essere egoisti! Non pensiamo solo a noi, al nostro desiderio di vivere col cane!
Il cane non è un oggetto, non è una cosa!
E’ un essere vivo, con sentimenti, pensieri, emozioni, esigenze…..Dobbiamo essere certi che venendo a stare con noi sia felice!

Viviamo soli e il nostro lavoro ci tiene fuori casa 12 ore al giorno?
Non possiamo avere un cane!

Stiamo spesso all’estero e rientriamo a casa solo nei week-end ed alla casa bada una domestica solo alcune ore al giorno?
Non possiamo avere un cane!

Questi non sono che due esempi degli svariati motivi che impediscono di avere un cane! Quindi con assoluta sincerità e rigore poniamoci questi interrogativi, la vita di un cane è importante, stiamo parlando di un essere vivente.
Se realmente amiamo i cani dobbiamo accettare il fatto che non sempre è possibile vivere con loro e se noi rientriamo nelle categorie di persone che non hanno la possibilità di vivere con un cane….. niente compromessi!
Non costringiamo un cane a trascorrere una vita infelice.
Abbiamo mille modi diversi per legarci al mondo dei cani: possiamo dare un contributo alle varie associazioni a tutela del cane, chiedere ad un amico di uscire con lui ed il suo cane durante la "passeggiata", insomma…… un’infinità di situazioni che ci permettono di "vivere un più stretto rapporto con un cane" senza causare ad esso l’infelicità.




IL PADRONE TIPO

"Opportunamente ammaestrato, l'uomo potrebbe diventare il miglior amico del cane".

Molti dei problemi dei cani, sono dovuti al carattere del loro padrone che, involontariamente, influisce negativamente o positivamente sugli inevitabili condizionamenti dati dalla convivenza.
Il padrone ideale, durante l'educazione del cane, dovrebbe essere caratterialmente neutro e coerente.

Alcuni esempi:
Un padrone dispotico-manesco
pretende la totale sottomissione esagerando con le maniere forti infliggendo punizioni fisiche ripetute.

Un padrone dispotico-verbale
pretende la totale sottomissione esagerando con il volume della voce usando un tono fastidioso al cane.

Un padrone permissivo
per paura di perdere l'amore del proprio cane, gli permette qualunque cosa subendo le sue richieste.

Un padrone compiacente
allo scopo di ottenere risposte, vezzeggia il proprio cane fornendo premi, anche alimentari, a dismisura.

Un padrone paranoico
attribuisce al cane capacità intellettive a livello umano, si rivolge a lui come se fosse un suo pari in grado di capire.

Un padrone insicuro
ha sempre paura di sbagliare, passa da un metodo educativo all'altro con effetti disastrosi, non si fida di nessuno.

Un padrone ansioso
vorrebbe ottenere tutto e subito, non ha fiducia nel proprio cane e tanto meno nei sistemi che sta adottando.

Un padrone scientifico
esegue diligentemente le fasi educative prendendo tutto alla lettera senza intransigenze, privo di elasticità mentale.

Un padrone esibizionista
educa il proprio cane come un soldatino con l'unico scopo di dimostrare quanto è bravo come addestratore.

Un padrone coerente
sceglie e adotta i metodi educativi, tiene un atteggiamento paterno-dominante rispettando il giusto ruolo del cane.



RAZZE: SAMOIEDO
Cane allegro, sempre attento e vigile, mai aggressivo, è dotato di una particolare socievolezza verso l'uomo, ma non è altrettanto obbediente. Si pone piuttosto alla pari nel gruppo familiare conscio del proprio ruolo e della propria dignità. Ama il gioco ed è un compagno ideale per i bambini. Amichevole e fiducioso ha tuttavia un carattere molto indipendente. Obbediente ricerca l’autorità del suo “capo branco” e sa piegarsi a un’educazione decisa.

RAZZE: ROTTWEILER
Attenzione, il Rottweiler è un cane da affidare a mani responsabili e consapevoli, perché è un cane che può essere dominante. Sicuramente è un guardiano ideale, che mette il suo coraggio e il suo potere di dissuasione al servizio dei propri cari. Ma questo virtuoso della difesa è anche assetato d’amore: si dimostra calmo e gentile, totalmente devoto al padrone e delicato coi bambini. Richiede un’educazione condotta con polso fermo e con coerenza fin dalla tenera età. Estremamente fedele, seguirà il padrone in tutti i suoi spostamenti.

RAZZE: LABRADOR RETRIEVER
Il Labrador è un gran cucciolone, matura piuttosto tardi, dopo i due anni. Non dimostra mai di aver paura e si diverte in tutte le situazioni. Un consiglio che posso darvi è di fare attenzione ai soprammobili, ai bambini e gli anziani, perchè la sua allegria e voglia di giocare non hanno limiti. I cuccioli di Labrador adorano la vita sociale.

L’ISTRUTTORE CINOFILO

Molti sono i metodi per educare un cane. Alcuni di primo impatto vi sembreranno migliori, altri vi faranno dubitare sulla buona riuscita del vostro obbiettivo. Sicuramente la persona che vi troverete di fronte quando vi recherete in un centro cinofilo dovrà trasmettervi affidabilità e competenza oltre che simpatia. Ma non limitatevi a questo. Molte delle cose che vi verranno spiegate al primo incontro vi lasceranno perplessi e per questo motivo la prima cosa da fare è fermarsi il più a lungo possibile ad osservare come si svolge il lavoro, ancor prima di iscrivervi. Il miglior centro cinofilo è quello che lavora con tutte le razze, compresi i meticci, senza discriminazione alcuna. Si lavora in piccoli gruppi seguiti costantemente da un istruttore. Accertatevi che ci siano gruppi di lavoro anche per chi inizia da pochissimo tempo dato che è difficile seguire un conduttore con il proprio cane alla prima lezione se questi deve lavorare con altre persone e cani. Verrete accolti da un istruttore che con gentilezza vi spiegherà come viene svolto l’addestramento e l’iter burocratico da assolvere. Ascolterà i vostri problemi e vi chiederà di vedere il cane e vi indicherà come assecondare la predisposizione di questo in base alle sue caratteristiche. La base dell’addestramento è uguale per tutti, ma poi, ogni cane come ogni persona è un soggetto a se e per questo motivo vi verrà personalizzato il tipo di addestramento. Anche noi umani siamo diversi gli uni dagli altri e anche su di noi un buon istruttore dovrà capire come agire e come insegnarci a comunicare con il nostro cane. Proprio cosi! Lo scopo principale, aldilà di riuscire ad ottenere una buona condotta al guinzaglio e a rispettarci sta nel raggiungere un feeling con il proprio cane. Capirlo da come ci guarda, da come muove le orecchie o interpretare il linguaggio di alcuni atteggiamenti, cose che inizialmente non avranno nessun significato per voi. Vi posso garantire che è molto gratificante vedere il proprio cane che esegue quello che gli avete chiesto senza imposizione, ma per il puro piacere di farlo. Questo è un buon istruttore, quello che ha lo scopo di instaurare tra il padrone e il cane una conoscenza profonda. Da parte vostra, ovviamente, deve esserci la volontà di imparare e per questo bisognerà che vi armiate di molta pazienza.
L’istruttore cinofilo è quella figura che sempre e comunque avrà tempo per togliervi ogni dubbio.
Ogni istruttore ha il suo metodo di lavoro e qui vi esporrò il mio. Consiglio di far frequentare il campo di addestramento al vostro cucciolo già verso i 3 mesi per cominciare a socializzare con cani e persone. Tra i 5/6 mesi si comincerà con un vero e proprio addestramento di base (questo periodo è soggettivo in base alla mole e alla razza), dove imparerete a gestirlo al meglio. Condotta al guinzaglio, seduto, terra e richiamo sono le cose essenziali per convivere nel miglio modo possibile con il vostro cane. Ovviamente allo stesso tempo si cercherà di risolvere i problemi caratteriali del cane se ce ne sono: paura degli altri cani, delle persone, eccessiva aggressività, non arriva quando lo chiamate, ecc.. Questi ed altri problemi devono comunque essere risolti e l’istruttore con pazienza vi insegnerà come affrontarli. Molti cani imparano con il cibo o con il gioco ad eseguire molti ordini, ma altri hanno bisogno di decisione e molta pazienza per raggiungere l’obiettivo. Qui sarete sempre aiutati e mai lasciati a voi stessi. Di solito in 4 mesi, ma questa è una regola soggettiva, il cane capirà come deve comportarsi. In più, vi verrà spiegato come educarlo in famiglia, le piccole ed importanti regole per aiutarli a convivere con voi e con gli altri.
Ricordatevi che il cane dovrà sempre essere a digiuno quando vi recherete all’addestramento e d’estate bagnategli spesso la testa e le zampe (mai il corpo) prima e dopo le lezioni. Fatelo bere pochissimo. Con questi accorgimenti eviterete che stia male.
Durante questo periodo vi verrà chiesto, ovviamente razza permettendo, se vi interessa aumentare la sua predisposizione al lavoro. Provate la reazione del vostro cane di fronte a delle difficoltà. Di solito, stimolare un cane a reagire e a non nascondersi è positivo anche per un cane pauroso. Aumenta la sua sicurezza ed il suo equilibrio e non avrete mai un cane che morde per paura. Si inizia con un “manicotto” di juta, preposto a questo scopo e si testa la sua reazione. Tutto questo si svolge come un gioco senza eccessi. Non pensate mai di rendere il cane aggressivo, anzi, questo lavoro tende a scaricare quella parte di aggressività innata nel cane e di concentrarla sul manicotto. Devo comunque premettere che sicuramente ci sono centri cinofili non propriamente validi. Purtroppo come per molte altre attività si spera sempre di trovare quello giusto. Qui sta a voi valutare mano a mano se il centro scelto sia quello idoneo. Vi ho dato alcune semplici ma importanti indicazioni ed in base a queste mi auguro troverete l’istruttore che fa per voi.



RAZZE: WEIMARANER


Aspetto generale e carattere
Aspetto generale: cane di taglia medio-grande. Tipicamente braccoide. Possiede un corpo allungato e una muscolatura ben sviluppata. Il suo mantello grigio, unito alla leggerezza del suo movimento, gli ha valso il soprannome di “fantasma grigio” negli Stati Uniti. La razza è suddivisa in due varietà: quella “a pelo corto” e quella “a pelo lungo”.
Carattere: cane molto docile ma orgoglioso. Facilmente addestrabile. Molto affezionato al padrone. Razza adatta anche ai bambini. È un cane da ferma, ma in alcuni Paesi, per esempio in Brasile, è usato come cane da difesa e come cane poliziotto. È utilizzato anche nella ricerca delle persone scomparse, compito che svolge egregiamente grazie al suo ottimo olfatto. Il suo ottimo carattere lo rende particolarmente eclettico. Caparbio e insistente nella caccia. Molto metodico nella ricerca. Cane molto robusto e rustico, che non ha problemi particolari. Può essere tenuto sia in giardino che in casa. Necessita di molto moto.

COMPORTAMENTO DEL CANE

"Il sentimento per i cani è quello stesso che nutriamo per i bambini". (SIGMUND FREUD)

COMPORTAMENTO DEL CANE


IL CANE INSIEME AL NEONATO

Già a partire dal 4°- 5° mese, il bambino s’interessa ai movimenti del cane che gli sta intorno. Evitando di mostrarvi inquieti non provocherete reazioni di diffidenza nel bambino che non manifesterà mai alcuna paura verso il cane, anche se ogni tanto riceve qualche spinta. Quando senza una ragione, (un incidente, una morsicatura, che possono evidentemente traumatizzare per qualche anno) un bambino ha paura, ciò significa quasi sempre che nel suo ambiente familiare c’è qualcuno che è molto più pauroso di lui. Se in casa c’è un neonato è meglio prendere un cucciolo invece di un soggetto adulto, che avrebbe qualche difficoltà ad adattarsi alla nuova famiglia adottiva: un cambiamento di focolare è molto penoso per un cane. Reclamerà per sé tutto il vostro affetto e tutta la vostra attenzione, cosa difficilmente compatibile con la presenza di un neonato. Ma prima di prendere decisioni sarà bene aspettare che vostro figlio dia un po’ meno da fare, verso il 5°-6° mese, quando farà solo quattro pasti al giorno. Altrimenti tra i pasti del cucciolo (che a sua volta deve essere nutrito quattro o cinque volte al giorno), quelli del lattante e quelli del resto della famiglia, la padrona di casa non saprebbe dove sbattere la testa e starebbe sempre incollata ai fornelli. Fin dall’inizio resterete sorpresi dall’intesa e dalla complicità che si stabiliranno tra il bimbo e il suo nuovo amico, e vi stupirete che quest’ultimo (maldestro e sgarbato con voi), sia tanto cauto quando si tratta di giocare con vostro figlio. Avere un compagno della stessa età è senz’altro un vantaggio per il cucciolo: il bambino non è abbastanza forte per prenderlo in braccio, e lui può sottrarsi agli scherzi che possono invece inventare i ragazzi più grandi. Ma non fatevi illusioni: dovrete sorvegliarli continuamente, in particolare se sono entrambi liberi nella stessa stanza; per maggiore tranquillità si può mettere il bambino nel recinto, ma le mamme sanno che non bisogna lasciarlo troppo a lungo. Cercate di tenere il cane sempre molto pulito, soprattutto quando rientra dalle passeggiate. Se è particolarmente affettuoso, è più prudente pulirgli la gola con un guanto di spugna inumidito. Spazzolatelo il più spesso possibile per evitare che perda il pelo. A parte queste precauzioni, se l’animale è sano non vi sono motivi per isolare i due compagni. Sarebbe un peccato: il bambino imparerà molto più in fretta a muoversi, a furia di cercare di afferrare l’amico che gli gira intorno continuamente. La sorveglianza deve essere stretta specialmente durante gli spuntini; se avete l’impressione che vostro figlio mangi i biscotti molto in fretta, significa che qualcuno gli dà una mano… Quando il bimbo imparerà a camminare il cucciolo, già più calmo, diventerà un “rimorchiatore” pazientissimo. Purtroppo quest’amicizia finirà, e molto presto: un cane vive in media poco più di dieci anni. Bisogna pensare all’immenso dolore che questa morte causerà a un ragazzo sui dodici anni, un’età in cui si è particolarmente sensibili ed emotivi. Se il cane è molto malato, accorciategli le sofferenze e portatelo dal veterinario: eviterete così che la morte sopraggiunga bruscamente sotto gli occhi del ragazzo. Appena possibile, regalategli un altro cucciolo.

IL CANE CON I BAMBINI PIU' GRANDI

Con i bambini di almeno quattro anni, con cui è possibile ragionare, potete tenere l’esperienza di prendere un cane adulto. Spiegate loro la situazione, dite che si tratta di un animale sfortunato, che è stato abbandonato e ha bisogno di carezze e gentilezza. Grazie ai bambini è probabile che si adatti più in fretta, a condizione che siete sicuri dei vostri figli, della loro dolcezza e del loro amore per le bestie. D’altra parte prendere un animale adulto comporta per lo meno un rischio: è impossibile sapere se quand’era cucciolo è stato maltrattato, come purtroppo succede, da altri bambini e se questo fatto non ha suscitato in lui una diffidenza particolare nei loro confronti, una diffidenza che potrebbe indurlo a mordere per difendersi. In ogni modo, con qualunque cane, un bambino deve imparare a non molestarlo mai mentre mangia, a non portargli mai via la ciotola di sotto il naso, non svegliarlo mai bruscamente né assumere atteggiamenti minacciosi; queste sono le regole essenziali. Se scegliete un cucciolo ricordate che non si deve mai lasciarlo manipolare come una bambola, così da non provocargli traumi o fratture difficilmente recuperabili, essendo il cucciolo molto fragile. Divenuto adulto il cane sarà assai meno fragile e perfettamente in grado di rifiutarsi di giocare se non ne ha voglia. Il problema allora non vi riguarderà più, se la sbrigheranno da soli. Tenete comunque sempre d’occhio il bambino perché il cane, scocciato delle insistenze, potrebbe difendersi.

RAZZE: DOGO ARGENTINO
Ottimo cane da guardia e da difesa. Piuttosto intelligente e furbo. In Argentina è utilizzato per impiego venatorio, nel quale si distingue per il suo buon olfatto, per il suo coraggio, resistenza, velocità ed una presa molto salda. Possiede mascelle molto solide e robuste, poiché è stato selezionato per i combattimenti per molti anni. La razza sa anche essere eccezionalmente dolce ed affettuosa. Il suo carattere è in alcuni momenti, veramente sorprendente. È molto affezionato al padrone. Ama stare all’aria aperta e fare lunghe passeggiate. Ottimo camminatore.

RAZZE: AMERICAN PIT BUL TERRIER

Dal suo passato trae il suo carattere di indomito coraggio. Cane che si affeziona in modo particolare ad una persona precisa. Questa persona rimarrà il suo unico pensiero durante tutta la sua vita. Cane molto agile e di una rapidità di movimenti incredibile. Potente e rustico. Cane dal coraggio impressionante e dalle prestazioni eccezionali. Impavido cane da guardia e allo stesso tempo ottimo compagno per stare in famiglia. Se abituato è adatto anche a stare con i bambini. Anche per questa razza non sono assolutamente vere le voci riguardanti le sue naturali note di cattiveria e di ferocia. Certo, come tante altre razze, è stato selezionato per decenni soltanto per il suo istinto combattivo, ma quest’ultimo può essere fatto riemergere solamente tramite una manipolazione da parte dell’uomo.

Informazioni personali

La mia foto
Appassionato cinofilo da anni, socio fondatore e Presidente della D.E.A-DOG EXPLORERS ABRUZZESI, Responsabile Cinofili Anpas Abruzzo.