LA PET THERAPY



RAZZE: BOBTAIL
Carattere: è una razza che conquista simpatie di molte persone, a causa del suo aspetto particolare. E’ un cane che possiede grandi doti di affettuosità. E’ molto allegro e intelligente. Molto docile con i bambini e con le persone che conosce. Da non sottovalutare anche le sue capacità di essere un temibile cane da guardia, il quale non da’ scampo ad intrusi nel suo territorio. Utilizzato molto, in diversi paesi, per il suo antico compito di sorvegliare il gregge e guidarlo insieme al pastore. Molto ubbidiente e facilmente addestrabile.



Per esercitare qualsiasi tipo di attività con il cane è necessario che esista un buon rapporto cane-conduttore; non solo, per una buona convivenza con il cane è necessaria una buona educazione del nostro beniamino. Per ottenere questo, sono importanti alcune regole di vita, chiare e coerenti; l’affermazione dei ruoli e gerarchie precisi e l’esecuzione corretta di alcune regole, costituiscono la base essenziale di un rapporto destinato a migliorare negli anni. E’ indispensabile iniziare a stabilire una relazione equilibrata fin da cucciolo. Molto comunque si può fare per il nostro amico a quattro zampe anche se entra nella nostra vita quando è più grande. La cosa principale è non scordarsi mai che il cane “non è” un essere umano.
L’istruzione alla condotta è, in ogni caso, la “ scuola dell’obbligo” di ogni cane. Istruire il nostro cane significa far acquisire al nostro compagno una serie di comportamenti che ci aiuteranno a trascorrere un’ottima convivenza, sia con il nostro migliore amico, che con le persone che ci circondano nell’ambito della società civile.
Non bisogna comunque pensare ad un’istruzione troppo rigida che utilizza sistemi “coercitivi”, ma nemmeno ad una troppo permissiva, in entrambi i casi si potrebbe compromettere la prospettiva di creare un’amicizia profonda e duratura con il nostro cane, e creare invece un grosso problema.
Il cane inizia la sua attività con il gioco, mai con forza, così poco alla volta imparerà esercizi di condotta, di richiamo e di attesa, seduto o terra.
Alla base di una buona istruzione, educazione e addestramento mi sono sempre posto l’obiettivo di creare un buon rapporto cane-conduttore, o cane-proprietario, con un programma di lavoro individuale; dopo, cioè, aver valutato le caratteristiche del cane e il rapporto già instaurato col proprietario.
Agli animali si può insegnare, dagli animali si può imparare!



LA PET THERAPY
Nata negli Stati Uniti, è da diversi anni praticata in alcuni centri del nostro paese ma senza riconoscimenti. Molto hanno fatto volontari di varie associazioni, solo grazie all’amore e alla passione per gli animali.
Letteralmente Pet-Therapy significa “terapia con animali” , viene chiamata anche terapia dolce e prevede l’utilizzo di animali per migliorare la qualità della vita delle persone e mira a seguire il soggetto problematico e non tanto il problema o la malattia, in tal modo l’animale diventa il ponte invisibile tra operatore e soggetto seguito.
La Pet-Therapy si suddivide in:
1. T.A.A. Terapia Assistita con Animali, che risulta essere una terapia vera e propria rivolta a persone con problemi fisici e/o psichici, da affiancare ad altre cure, dove viene precedentemente fatto un progetto individualizzato da seguire, che prevede la scelta dell’animale in base allo scopo da raggiungere e la presenza di una equipe multidisciplinare che collabori a tale progetto ( psicologi, veterinari e esperti in addestramento). Le finalità di questa attività sono di tipo sanitario.
2. A.A.A. Attività Assistita con Animali, che mirano a migliorare la qualità della vita delle persone in situazioni di disagio, in quanto l’animale risulta essere un perfetto tramite per lo sviluppo delle relazioni. L’obiettivo in questo caso è di sostegno.
3. La Pet-Therapy viene utilizzata anche a livello ludico (gioco), per la socializzazione. Per favorire la comunicazione e per lo sviluppo e/o potenziamento delle responsabilità e dell’autostima.
L’animale in sé è un “catalizzatore” sociale capace di creare situazioni positive e rilassanti; cane, gatto, cavallo, delfino (e non solo) sono gli animali più conosciuti che svolgono un importante ruolo nei confronti di persone con disabilità fisica.

Il “cane”, in particolar modo, è il soggetto preferito dai seguaci della Pet Therapy; come cane sociale per migliorare le condizioni psichiche e/o fisiche di bambini, adulti, anziani; come cane di servizio per aumentare la mobilità delle persone con limitazioni fisiche, come cani da passeggio per persone cieche o sorde.
Il cane è l’animale che maggiormente interagisce con l’uomo, ma è anche l’animale che meglio di ogni altro riesce a stabilire con l’uomo un legame intenso e duraturo. Le razze impiegate sono diverse, meticci compresi. Non esiste alcuna discriminazione di razza ma esistono degli indici di attenzione nei confronti dell’indole del soggetto, che non debbono essere sottovalutati.

Gli animali nostri alleati
L’uomo e il cane vivono sullo stesso pianeta e tra essi vi è interscambio comunicativo. Sempre più stretto è il legame di interazione “ familiare” in cui anche il cane viene considerato membro; non è più un caso notare come equilibri familiari vacillanti a causa delle modificazioni strutturali nei comportamenti, si ripristinano inserendo nel contesto del gruppo-famiglia l’animale domestico, il quale andando a ricoprire lo spazio lasciato vuoto dall’elemento mancante, lo colma donando interesse e stimoli.

Perché tutto questo?
Il cane ha una buona capacità istintuale e pertanto non mette in atto meccanismi psicologici difensivi quali la negazione o la falsificazione ma propone sempre con il mondo rapporti diretti, veri e lineari.
Non interpreta, ne falsifica.
E’ sociale, ama vivere in compagnia.
I cani hanno la facoltà di saper leggere il linguaggio corporeo ( espressione del viso, atteggiamenti….) e di percepire, attraverso le produzioni ormonali, i diversi stati emotivi dell’altro.
E’ libero e spontaneo nel contato fisico. Questa spontaneità nelle interazioni fisiche favorisce ed aumenta le stimolazioni dei sensi. Non dimentichiamo che Pet in inglese significa qualcosa di “morbido” da accarezzare e pertanto l’animale è una buona fonte addizionale di intimità e calore.
Ama giocare. Giocando con il cane i ragazzi hanno modo di esprimere la loro vivacità ricavandone sensazioni benefiche ed hanno modo di arricchire la loro comunicazione gestuale e tattile.
E’ un utile facilitatore sociale in quanto con i suoi movimenti attira l’attenzione della gente su di sé aumentando i contatti fra le persone.



Attitudini naturali del cane nel rapporto psico-terapeutico
La docilità.
E’ la predisposizione ad accettare l’uomo come superiore gerarchico. Il cane essendo un animale di gruppo instaura relazioni di dipendenza.
La socievolezza.
E’ la capacità di inserirsi naturalmente in qualsiasi ambiente, di comunicare con chicchessia senza esitazione, timori, paure, preoccupazioni o ansia.
Buon temperamento e tempra.
E’ la capacità di reagire e resistere agli stimoli esterni di qualsiasi natura con buon intensità e velocità.
Curiosità.
E’ la capacità di interessarsi in modo del tutto naturale all’esplorazione di ambienti e territori nuovi.
Vigilanza.
E’ la sensibilità di avvertire situazioni esterne pericolose.

Progetto e applicazione della pet-therapy
Le esperienze esterne hanno prodotto una serie di ricerche scientifiche in campo scolastico con risultati molto incoraggianti. Sono stati condotti studi accurati nelle scuole di ogni ordine e grado, a partire dalle materne. Gli obiettivi erano tesi, tutti, al miglioramento della qualità della vita e della conoscenza degli studenti.
Tale attività ha avuto notevoli riscontri anche all’interno di case di riposo.
Per la realizzazione di tali progetti è necessaria un’adeguata preparazione degli operatori (pet) e di una giusta educazione del nostro amico a quattro zampe. La preparazione degli animali viene effettuata da personale competente nell' addestramento.

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Appassionato cinofilo da anni, socio fondatore e Presidente della D.E.A-DOG EXPLORERS ABRUZZESI, Responsabile Cinofili Anpas Abruzzo.